Ghëddo
Avere il ghëddo
Se ce l’hai non lo puoi nascondere, è incontenibile e sicuramente te lo si legge in faccia; quando vedi uno che ha il ghëddo lo capisci subito. Ghëddo è forse la parola più bella del dialetto piemontese. Ghëddo è iniziativa, ma anche il brio con cui la si porta avanti, è ispirazione e caparbietà: è voglia di fare. Avere il ghëddo è possedere un’anima che trasuda entusiasmo autentico ed elegante. Nell’attimo stesso in cui provi a dare una forma a questo termine ti sembra quasi di ridurlo, di aver perso la sua vera natura: la spontaneità di un’intuizione.
Fin dai primi giorni in cui abbiamo iniziato a masticare questa parola, appresa lavorando in vigna con vecchie glorie di Langa, l’abbiamo sentita subito nostra. Era il 2014 ed il progetto era già nato da un anno, mancava solo un qualcosa che lo definisse. Ghëddo, appunto.
Con ciò non vogliamo dire di essere più bravi e brillanti di altri, significa piuttosto che adoriamo faticare rincorrendo i nostri sogni.